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Appalti, in arrivo regole più leggere per i lavori sui beni culturali

Si potrebbero allentare i requisiti per partecipare alle gare per la realizzazione di lavori sui beni culturali. Il Consiglio di Stato, col Parere 263/2017, ha dato il via libera al decreto varato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (Mibact) in attuazione del Codice Appalti (D.lgs 50/2016).
 
La norma prevede regole meno stringenti sulla qualificazione degli operatori che possono partecipare alle gare e sui livelli di progettazione. Disposizioni che potrebbero sembrare in contrasto col Codice Appalti, ma che in buona misura dipendono dalla specificità e particolarità del settore. Anche se, precisano i giudici, è necessario operare i dovuti chiarimenti.

Il nuovo decreto del Mibact non prevede nessun limite temporale per l’utilizzo dei lavori pregressi ai fini della qualificazione. Il DM 294/2000, con cui sono stati definiti i requisiti degli esecutori dei lavori di restauro e manutenzione dei beni architettonici, faceva invece riferimento al quinquennio anteriore alla sottoscrizione del contratto.
 
Per quanto riguarda l’importo dei lavori, la disciplina del 2000 chiede un importo complessivo non inferiore al 90% dell’importo della classifica per cui è chiesta la qualificazione. Il nuovo decreto propone invece di far scendere questa soglia al 70%.
 
Si tratta di modifiche sostanziali che, [leggi tutto]

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