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Il soccorso istruttorio nel nuovo Codice degli Appalti pubblici

Il soccorso istruttorio nel nuovo Codice degli Appalti pubblici

In questo contributo andremo ad analizzare le peculiarità dell’istituto del soccorso istruttorio, alla luce soprattutto delle novità introdotte dal nuovo Codice degli Appalti pubblici.

Iniziamo con il dire che il soccorso istruttorio è istituto di carattere generale volto alla regolarizzazione delle sole carenze di elementi formali della domanda, e irregolarità documentali, e non anche a mancanze assolute e sostanziali della documentazione o delle dichiarazioni; diversamente argomentando, ogni procedura selettiva pubblica sarebbe esposta, teoricamente all’infinito, a modifiche, rettifiche, integrazioni dovute ad errori sostanziali, in violazione del principio di autoresponsabilità.

Quando è possibile il soccorso istruttorio?

Deve essere attivato dalla stazione appaltante anche nei casi di invalidità o irregolarità della cauzione provvisoria, considerato che si tratta di ipotesi che debbono essere ricondotte nell'ambito di quelle che sono carenze di elementi formali della domanda.

Nell’ambito delle procedure di affidamento di contratti pubblici, infatti, il soccorso istruttorio può essere definito, in via di prima approssimazione, come l’istituto che permette all’operatore economico di rimediare a eventuali omissioni, incompletezze e irregolarità di informazioni e dichiarazioni utili ai fini della partecipazione alla gara, mediante la regolarizzazione e integrazione di documenti affetti da irregolarità o errori materiali.

Chi fa il soccorso istruttorio?

In particolare, consiste in un sub-procedimento che viene azionato dal Responsabile unico del procedimento (il RUP) per colmare lacune documentali, per modificare dichiarazioni o per correggere errori emersi nella fase istruttoria del procedimento.

Quali sono le irregolarità non sanabili a mezzo del soccorso istruttorio?

Non sono sanabili le carenze afferenti all'offerta economica e all'offerta tecnica, in quanto non è consentito modificare l'offerta dopo che sia decorso il termine per la presentazione di essa, a tutela del principio di imparzialità e della segretezza delle offerte.

Cosa dice il Codice dei contratti pubblici?

Il codice degli appalti, o Codice dei contratti pubblici, è un testo unico in grado di disciplinare i rapporti tra la pubblica amministrazione e le società incaricate a svolgere determinate opere pubbliche.

Come cambia il soccorso istruttorio con il nuovo Codice dei Contratti Pubblici?

L’istituto, attualmente disciplinato all’art. 83, comma 9, del d. lgs. n. 50/2016. Mentre la disciplina originariamente introdotta dal Codice del 2016 trova applicazione alle procedure di gara avviate successivamente al 20 aprile 2016, le modifiche introdotte dal correttivo si applicano alle sole procedure successive al 20 maggio 2017 (data di entrata in vigore del d. lgs. n. 57/2017).

La novella del 2017, in coerenza con la disposizione della legge delega che prevedeva l’introduzione di forme di “integrazione documentale non onerosa di qualsiasi elemento formale della domanda”, ha abrogato la problematica “sanzione pecuniaria” che accompagnava l’attivazione del procedimento di soccorso istruttorio (c.d. “a pagamento”) e semplificato rispetto al passato la gamma dei vizi regolarizzabili o delle carenze-incompletezze soccorribili.

Il predetto art. 83, comma 9, dispone in via generale che “le carenze di qualsiasi elemento formale della domanda possono essere sanate attraverso la procedura di soccorso istruttorio [...]”; conseguentemente la procedura in discorso è attivabile per sanare le incompletezze/irregolarità della documentazione di gara nonché per colmare le omissioni nelle dichiarazioni richieste dalla legge di gara, ad esclusione delle irregolarità essenziali non sanabili su richiamate e con il limite dell’ineludibile possesso dei requisiti di partecipazione alla data di scadenza di presentazione dell’offerta.

 

 

Foto di Mohamed Hassan da Pixabay

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